Martiri

Noi siamo stati contrari alla guerra in Iraq, ma abbiamo considerato giusto l’intervento militare in Kosovo e pure quello in Afghanistan. Potete dunque immaginare cosa pensiamo dell’impegno di Jovanotti & friends: peggio delle interviste a bordo campo nelle manifestazioni sulla scuola, quando arriva la fatidica domanda sul “perché siete qui” (roba che in confronto Totti e Materazzi sembrano dei filosofi quando ripetono che occorre andare avanti con molta umiltà e giocare una partita alla volta e che questo è il calcio). Ma quando Jovanotti cantò della “giornalista scrittrice che ama la guerra / perché le ricorda quand’era giovane e bella” ci alzammo in una ola che nemmeno al Maracanà. Non abbiamo però alcuna intenzione di martirizzarla, né aspiriamo a rubarle il ruolo di martire, motivo per cui ci rifiutiamo di soffermarci più di tre minuti sui suoi scritti. E anche perché ricordiamo ancora quando Giuliano Ferrara scrisse: “E’ insopportabile, però ha ragione”, e fu da lei querelato per l’insopportabile. Quindi preferiamo tenerci a bordo campo e dirci anche noi “completamente d’accordo a metà con il Mister”, cioè con Ferrara. Su quale metà, lasciamo all’intelligenza del lettore.