Sincretisti

Sabato all’assemblea dei segretari di sezione ds abbiamo sentito Piero Fassino dire che tra le parole dell’Internazionale e quelle di Imagine non c’è poi questa grande differenza, salvo l’enfasi del tempo (e quel che è più grave, con ciò non si riferiva a Imagine). Se ci adontiamo non è perché a sentire l’Internazionale ancora ci commuoviamo o perché senza i suoni distorti di una chitarra elettrica ci viene sonno. Ma insomma, già facevamo fatica a immedesimarci nel mediano sfigato che non segna mai, ora ci tocca pure passare le giornate tenendoci per mano a immaginare un mondo come nemmeno un bambino scemo allo Zecchino d’oro. Non è che ci sfuggano i motivi che hanno indotto Fassino a questo paragone, ma se proprio bisogna fare anche in questo paziente opera di aggiornamento, se proprio bisogna sforzarsi di parlare ai giovani, che siano almeno i giovani di oggi. Si scelga qualcosa di più attuale (noi la nostra parte la facciamo, teniamo apposta una rubrica intitolata Sinistra metallica). E poi, ci si perdoni la pignoleria, ma tra “Noi siamo gli ultimi del mondo, ma questo mondo non ci avrà” (versione di Franco Fortini, la nostra preferita) e “Imagine all the people living life in peace”, noi continuiamo a vedere una notevole differenza.