La lunga agonia del talk show

Ieri sera Presa Diretta, dedicata al Capitale Naturale, dal ciclo delle acque a quello fra vegetali e animali (noi compresi), che determina le nostre condizioni di salute, occupazione e reddito, ha toccato dalle 21.30 alle 23 il 6% di share, corrispondente a 1.500.000 spettatori medi (+340.000 rispetto al precedente lunedì). E così ha superato la somma dei concorrenti: Quinta Colonna, pur arricchita di spazio ludico, con 820.000 spettatori (- 57.000) e Bersaglio Mobile, con 1.087.000 spettatori (391.000 in meno rispetto alla puntata dell’11 settembre). E qui va anche ricordato che martedì scorso in quello stesso orario Bianca (Berlinguer) e Giovanni (Floris) si erano spartiti il minimo storico di 1.700.000 spettatori.

Perché Iacona piazza un colpo proprio mentre gli altri illanguidiscono? Forse per il tema, che arrivava giusto dopo le emergenze estive dell’acqua e del fuoco. Ma forse per una differenza strutturale dell’attuale Presa Diretta rispetto ai programmi altrui. Iacona pare infatti mirare agli spettatori che su questo o quell’argomento, oggi l’acqua, un’altra volta le migrazioni, un’altra ancora le condizioni del lavoro nei campi, vogliono trasformare la propria ignoranza in conoscenza. Perché chissà, magari sta accadendo che alla crisi delle ideologie, e dei partiti-progetto, stia seguendo ora quella del sapere comune e del cittadino che, a partire dal bar e finendo in tv, sa sempre cosa pensare e chi detestare. Che è esattamente il pubblico cui mira la struttura “dibattimentale”, ovvero il battibecco, che è la ragion d’essere e la struttura portante dei correnti talk show, perfetta per chi pensa di intendersi del merito e pertanto si appassiona al dibattito perché tifa. Come il tifoso, che del calcio sa quanto basta per godersi il match in chiave agonistica.

Tant’è che ieri sera Quinta Colonna – apoteosi della chiacchiera di pancia – ha tenuto il 95% dei suoi spettatori. Mentre Bersaglio Mobile ne ha persi un quarto perché, guarda caso, non c’erano i soliti a dirsele e darsele, e tutto si riduceva al racconto delle posizioni in campo attorno al caso Consip. Mentana, insomma, ha tradito la struttura attesa dalla curva sud e nord della sue audience abituale. Che tornerà solo col ritorno della compagnia di giro nelle poltroncine, a meno che Mentana non stia pensando lui stesso di iaconizzarsi per sfuggire all’illanguidimento. Ma è difficile che accada perché è vero, sì, che fra il pubblico “tifoso” si registra qualche vuoto, ma il talk show che gli si rivolge resta comunque assai conveniente per coprire il palinsesto a basso prezzo e senza limiti di orario. Sicché ci vorrà proprio l’ultimissimo spettatore per spegnere la luce. Con l’ultimo zapping.