Valori assoluti

Di una cosa non si può affermare e nemmeno negare che sia lunga un metro: del metro campione di Parigi. Naturalmente con ciò non gli abbiamo attribuito nessuna proprietà straordinaria, ma abbiamo soltanto caratterizzato la sua funzione particolare nel gioco del misurare con il metro. Possiamo esprimere ciò nel modo seguente: questo campione è uno strumento del linguaggio col quale facciamo asserzioni relative [alla lunghezza]. In questo gioco non è ciò che è rappresentato, ma è il mezzo della rappresentazione […]. Ciò che apparentemente deve esserci, appartiene di fatto al linguaggio. È un paradigma del nostro gioco: qualcosa con cui si fanno confronti. E constatarlo vuol dire fare una constatazione importante; ma resta una constatazione che riguarda il nostro gioco linguistico – il nostro modo di rappresentazione.
(Ludwig Wittgenstein, Ricerche filosofiche).

a cura di Massimo Adinolfi