Par condicio da Amici

Dov’è finita la par condicio? No, non c’entra lo scioglimento delle Camere, né Ciampi, né – per una volta – Berlusconi. Stiamo parlando del serale di Amici di Maria De Filippi, che è cominciato domenica sera. Quella a cui abbiamo assistito non è stata solo l’ennesima reincarnazione della trasmissione, ma la definitiva rottura con ogni consuetudine (seppure un po’ ipocrita): niente più premurose attenzioni nei confronti dei ragazzi. Questa volta – e quasi non potevamo credere ai nostri occhi – Steve La Chance ha preso il microfono e a televoto ancora aperto ha detto che il ballerino in gara non aveva ballato a tempo. Non solo, ha aggiunto che questo era successo perché il ragazzo si era in sostanza imboscato durante le lezioni, nel corso di una delle quali si era perfino permesso di svenire. Non stupitevi, non siamo osservatrici distratte. Conosciamo le tradizioni, sappiamo che nel programma della De Filippi il pubblico è chiamato a dare il peggio, possibilmente schernendo e ridicolizzando i ragazzi in sfida, e poi tutti gli altri. Ma del parere del pubblico non è mai importato niente a nessuno. I professori invece avevano l’assoluto divieto di fare commenti sulle prestazioni dei loro allievi, anche se spesso le espressioni rubate dalle telecamere non lasciavano molti dubbi in proposito. Formalmente erano consegnati al silenzio. Addirittura, nella finale dell’anno scorso, quando i giornalisti indisciplinati della giuria cominciarono a dare giudizi sprezzanti sui ragazzi (più per farsi dispetto tra loro che per vero interesse nella gara) furono ripresi dalla conduttrice, preoccupata dell’influenza che tali parole avrebbero potuto avere sulle votazioni e sulla tranquillità psicologica dei concorrenti. Quest’anno evidentemente c’è stato un definitivo cambio di rotta. Non solo hanno invitato Mango, che per tutta la sera ha dispensato critiche “costruttive” con la stessa leggerezza con cui un politico di sinistra parlerebbe della situazione economica, ma si sono accertati che non ci fosse alcun dubbio sulle scarse capacità del ballerino in gara. Ci eravamo appena riprese da questa nuova consapevolezza, quando abbiamo visto la De Filippi rivelare divertita che era in possesso di una lettera che il povero ragazzo aveva mandato (via redazione del programma) alla sua fidanzata, anche lei allieva della scuola. Prima di leggerla in diretta, però, la conduttrice ci ha spiegato che siccome la lettera era aperta, la redazione ne aveva finemente dedotto che non c’era nulla di così imbarazzante che non potessero leggere, e di conseguenza non potessero far sapere al pubblico a casa. Ma è stato quando abbiamo visto i concorrenti entrare in cabina per dare le nomination, con tanto di motivazione, che abbiamo avuto l’illuminazione: la lettura della posta, il processo staliniano in diretta, la casina di vetro. Era il Grande Fratello, ma non il reality show.