La via omeopatica al populismo

Non poteva non destare stupore leggere sul Corriere della sera che secondo Pier Luigi Bersani l’argine alla «deriva populista» sarebbe proprio il partito di Beppe Grillo. E che nel caso in cui fossero i cinquestelle a vincere le elezioni, l’ex segretario del Pd sarebbe disponibile a cercare un accordo per far nascere il loro governo, anche in diretta streaming. Su internet, come sempre, la delusione si è mescolata all’ironia, e alle caricature, da «Hitler argine all’avanzata del nazionalsocialismo» fino a «Voyager baluardo dell’informazione scientifica». E si può ben capire, specialmente da parte dei militanti del Pd, un certo smarrimento, dopo avere visto lo stesso Bersani promuovere una scissione in nome della democrazia interna e contro la logica dell’uomo solo al comando, la gestione autoritaria e anche la deriva populista del Pd guidato da Matteo Renzi. Se alle prossime elezioni i cinquestelle s’indebolissero, sostiene ora il leader di Articolo 1-Mdp, arriverebbe «una robaccia di destra». A onor del vero, fino a qualche tempo fa la «robaccia di destra» erano loro – e pure peggio: «fascisti del web» – mentre oggi, sempre secondo Bersani, sono «il partito di centro dei tempi moderni»…  continua a leggere

(l’Unità)