Sulle orme di Studio Aperto

Ormai è chiaro che il Tg5 di Carlo Rossella sta lentamente muovendo le sue pedine nel tentativo di insidiare la posizione di Studio Aperto e finalmente prenderne il posto. Gli ultimi dubbi in proposito si sono definitivamente dissipati dopo il servizio sull’insalata di qualche giorno fa, corredato dalle classiche interviste a ignari e felici mangiatori di verdura e dall’inevitabile neologismo: “insalatomania”. Eppure diventare Studio Aperto non è facile come sembra. Perché le notizie, quelle vere, le sanno dare tutti. Mentre a Studio Aperto fanno molto di più. Non perdono più di cinque minuti a raccontarvi quello che vi hanno già detto o vi diranno gli altri telegiornali, ché se foste davvero interessati a saperlo non andreste certo a cercare loro, e in ogni caso avete un sacco di altri posti dove potete approfondire. Loro vi diranno tutto il resto.
Avete disgraziatamente perso la puntata serale del Grande Fratello? Tranquilli, a Studio Aperto non mancheranno di mostrare tutti i momenti salienti, tanto che ben presto capirete quanto sia inutile passare il giovedì sera a guardare l’originale. Non siete riusciti a scaricare dalla rete il video di Flavia Vento al convegno della Margherita? Non preoccupatevi, loro vi riproporranno l’intera sequenza. Non avete ancora avuto modo di informarvi – sebbene sia estate – sui gossip più caldi della stagione? Non temete, a Studio Aperto un’apposita rubrica vi terrà aggiornati giorno dopo giorno (roba da far impallidire la Cnn). Non avreste mai immaginato che la nuova moda degli adolescenti fosse andare in giro con giganti sacchetti della spesa? A Studio Aperto ve lo diranno prima.
Va da sé che questi sono servizi socialmente utili e come tali non andrebbero sottovalutati. Basta seguire un’edizione al giorno per essere sempre al passo sullo spettacolo, sul gossip, sulla moda e sulla cronaca (prevalentemente nera). Insomma, per chi non vuole rimanere indietro, Studio Aperto è a tutti gli effetti il tg di riferimento. Ma il vero segreto del suo successo è in un’accortissima preparazione. Non c’è edizione che si rispetti senza gli ingredienti fondamentali. Ci deve essere il servizio di cronaca nera, preferibilmente più di uno, completo di intervista ad amici e parenti della vittima (spesso via citofono). Poi ci deve essere l’imprescindibile servizio di Silvia Vada (come dimenticare quello sui nomi da dare agli animali domestici?). Infine, ci deve essere il servizio sui cani. Nel deserto ferragostano come in mezzo a una crisi internazionale, il servizio sui cani non manca mai, ci potete scommettere. E’ chiaro che da qualche parte nella scrivania di Mario Giordano ci deve essere una riserva segreta, una fonte inesauribile, cassette piene di beagle da salvare e cuccioli da adottare. L’unica deroga concessa al servizio sui cani è la variazione della specie animale. Insomma, se non sono cani, vanno bene anche i gatti o qualche altro animale ferito o in pericolo, del resto dipende da quel che la fredda cronaca mette a disposizione, ma state certi che l’effetto sarà lo stesso. C’è comunque un indizio infallibile per intuire l’arrivo dei suddetti cuccioli di animale: la colonna sonora. Le musiche delle clip sono infatti un altro tratto distintivo dell’intero telegiornale (e non vogliamo mica dimenticare il servizio sulla morte del papa sulle note degli “Evanescence”), ma sui cani sembra esserci una rigida normativa. La canzone più gettonata in assoluto è “Trouble” dei Coldplay (non c’è beagle che non abbia versato almeno una lacrima sulle sue note). Basterà farci caso una volta per non riuscire più ad ascoltare Chris Martin senza che appaiano davanti ai vostri occhi file infinite di piccoli musetti umidi. Ma il successo di ogni ricetta dipende anche dal condimento, ed è qui che entra in gioco Giugliacci Junior. Perché con il meteo si collegano in continuazione, a piccole tappe, praticamente una nuvola per volta (evidentemente pensano che conoscere le condizioni del tempo tutte in un volta sarebbe troppo per le nostre fragili menti).
Insomma, non sarà facile per Rossella spodestare il rivale. Anche se l’impegno profuso dal Tg5 negli ultimi tempi non è roba da poco, bisogna pur dirlo, dal servizio sulle balene spiaggiate ai furti di lingerie. Ma non si illuda, per noi fedelissimi della prima ora, il tg di riferimento resterà sempre e solo uno.