Coscienze critiche

Sempre più spesso, dopo la sua polemica uscita dai Ds, il parere di Nicola Rossi compare in bella evidenza sulle pagine dei maggiori quotidiani. In un ruolo esposto peraltro a un’agguerrita concorrenza come quello di “coscienza critica” del centrosinistra. La cosa ci dispiace parecchio. In primo luogo perché non abbiamo mai voluto confondere il riformismo coerente e intransigente di Nicola Rossi con il liberalismo anglo-olandese di tanti altri. E in secondo luogo perché, all’indomani della sua uscita dai Ds, avevamo tratto la conclusione che fosse un fine intellettuale, ma un pessimo politico. E ora ci assale il sospetto che sia vero il contrario.