Nel dibattito sulle riforme del mercato del lavoro ci sono due concetti molto usati, ma spesso non definiti, quindi utilizzati in modo ambiguo: flessibilità e sicurezza. A questi due concetti nebulosi se ne è aggiunto un terzo, quello di flexicurity, anche questo spesso utilizzato senza una sua precisa definizione e quindi in assenza di una discussione sulla sua importabilità in contesti socio-economici molto lontani da quello originario. Il termine flexicurity è stato introdotto nel dibattito…

Non c‘è dubbio che lo slogan “meno ai padri, più ai figli” abbia una sua efficacia. L’idea di togliere ai padri ultra-tutelati per dare ai figli non-tutelati evoca a un tempo l’idea di redistribuzione (una sorta di lavorare peggio ma lavorare tutti) e la solidarietà dei genitori verso i figli, e quale padre non si sacrificherebbe per il figlio? E se non bastasse, c‘è anche un velato richiamo alla rivolta generazionale, i figli che si prendono ciò che i padri non vogliono lasciare. In realtà la tesi di chi vede nella condizione di scarsa tutela…

Seppure con qualche ritardo, presto sarà pienamente operativo il nuovo Programma europeo per il sostegno alle aree meno sviluppate, che riverserà nel mezzogiorno risorse aggiuntive per diverse decine di miliardi di euro. L’entità di queste risorse – e la circostanza (più che verosimile) che non potranno essere rese disponibili nella stessa misura anche per il periodo successivo – ha generato un ampio dibattito…

Tra tante discussioni su produttività e competitività del nostro paese – dalle polemiche sulle dichiarazioni di Sergio Marchionne al dibattito suscitato dal recente intervento del governatore Mario Draghi ad Ancona – si tende a rimuovere un elemento di fondo. Il fatto è che a partire dalla seconda metà degli anni Settanta la riduzione dell’economia italiana a quei settori e a quei modelli organizzativi che ancora la caratterizzano – il made in Italy e la piccola impresa – è stata contrabbandata…

In attesa che le principali case finanziarie internazionali diffondano i loro consuntivi, si può già dire con certezza che il 2007 è stato l’anno che ha sconvolto l’assetto della globalizzazione finanziaria che avevamo conosciuto finora. La cosiddetta crisi dei mutui altro non è che la crisi del sistema delle grandi banche globali. E’ ipocrisia, infatti, riferire gli sconquassi finanziari in corso al problema dei mutui “subprime”…