Il Partito democratico ha il diritto di spaccarsi sull’interpretazione del magistero sociale recente della chiesa cattolica? A mio modesto avviso, no. Un esordio così tranchant confligge con l’umile intento di queste poche righe, che non possono dar conto del lungo e articolato dibattito interno al Pd, che ha visto nelle ultime settimane interventi complessi e raffinati, pubblicati su Europa, su Left Wing e su landino.it (tra gli altri) da Stefano Ceccanti, Massimo D’Antoni e Giorgio Armillei…

La questione dei cosiddetti fondi sovrani – gli investimenti all’estero di capitale pubblico, per lo più cinese o delle “tigri asiatiche” – è un logico sviluppo della nuova Bretton Woods informale, stabilitasi tra Stati Uniti e Cina sin dal decennio scorso, in barba ai comunicati finali dei vari G7 e G8. Dopo oltre dieci anni di elevatissimi tassi di crescita e surplus commerciali, la liaison finanziaria secondo la quale la Cina tiene svalutato il renminbi…

Dopo settimane di autentico terrore, il vertice europeo del 9 maggio ha approvato un maxi-piano di salvataggio per la Grecia che, pur fra residue turbolenze dei mercati sul fronte dei cambi, sembra avere ridato un po’ di fiato all’Ue. Oltre all’ammontare complessivo (ben 750 miliardi di euro, ripartiti fra Ue, stati membri e Fmi) e alle modalità di erogazione, due sono le decisioni che possono essere guardate con particolare favore. La prima riguarda la possibilità per la Banca centrale europea di acquistare titoli…

Nel dibattito sulle riforme del mercato del lavoro ci sono due concetti molto usati, ma spesso non definiti, quindi utilizzati in modo ambiguo: flessibilità e sicurezza. A questi due concetti nebulosi se ne è aggiunto un terzo, quello di flexicurity, anche questo spesso utilizzato senza una sua precisa definizione e quindi in assenza di una discussione sulla sua importabilità in contesti socio-economici molto lontani da quello originario. Il termine flexicurity è stato introdotto nel dibattito…

La sprezzante risposta del gip Clementina Forleo (“rimarrò soggetta, come sempre, solo alla legge”) ai puntuali rilievi che il Capo dello Stato, nelle sue funzioni di Presidente del Csm, ha indirettamente rivolto alle sue due ordinanze – dopo la loro pubblicazione sulla stampa, in attesa di essere inviate al parlamento – non lascia presagire nulla di buono. In altre circostanze quelle parole sarebbero state archiviate…

Partiamo dall’obiettivo. La manovra Monti è stata fatta per realizzare un consolidamento fiscale tale da consentirci di raggiungere il pareggio di bilancio già nel 2013. Tuttavia, a meno di credere alla favola della “contrazione espansiva”, è chiaro che un aggiustamento di tale entità, vicino a un punto e mezzo di pil, che si somma agli interventi già previsti dalle precedenti manovre del governo Berlusconi, avrà effetti molto pesanti sull’economia. Effetti di cui le pur grigie previsioni per il prossimo biennio…