Salvo clamorose svolte dell’ultimo minuto, Mario Draghi sarà il prossimo governatore della Banca centrale europea. Una scelta che nel nostro paese è stata accompagnata da commenti entusiastici. Francesco Giavazzi, sul Corriere della Sera, mette tra i meriti di Draghi anche quello di aver contribuito, con un’attenta opera di vigilanza, a tenere le nostre banche fuori dalla crisi. Non c’è dubbio che l’Italia abbia avuto meno difficoltà di altri grandi paesi europei. Ma questo non dipende tanto dalle scelte di Draghi…

L’abilità di chi ha promosso i referendum sull’acqua è stata quella di far passare il messaggio, semplice e diretto, che in gioco fosse la proprietà pubblica o privata di una risorsa essenziale. È forse inevitabile che in questo tipo di consultazioni vi sia una corrispondenza limitata tra l’affermazione di principio e il dato tecnico del quesito. Da qui i chiarimenti, le precisazioni, i distinguo (e la frustrazione) dei commentatori più attenti e preparati, che cercano di spiegare come in realtà l’approvazione…

La crisi finanziaria connessa alla pratica dei mutui facili presenta caratteri inediti: da un lato – per ora – genera più inquietudine che perdite; dall’altro, investe più intensamente il nucleo centrale del sistema finanziario globale che non le sue diramazioni periferiche. Basta scorrere l’elenco delle banche maggiormente implicate per vedere che i rischi più alti li corrono le principali case inglesi e americane.

Sono passati oltre cinquant’anni da quando Ernesto Rossi coniò la famosa e poco lusinghiera definizione di “padroni del vapore” per indicare i capitalisti italiani. Eppure non troviamo definizione più adeguata per descrivere la guerra dei treni in corso ormai da qualche anno, che ha avuto come suo ultimo capitolo la pubblica denuncia da parte di Luca Cordero di Montezemolo di “illegittimi ostacoli” posti dalle Ferrovie dello Stato al gruppo privato di cui è a capo. Tutto inizia nel dicembre 2006…

L’innovazione tecnologica è diventata il nuovo mantra della politica italiana, ma limitarsi a invocarla non sarà di grande aiuto. Essere presenti nei settori a forte intensità di conoscenza scientifica è condizione irrinunciabile anche per continuare a essere competitivi sui nostri settori tradizionali, ma comporta l’introduzione di una serie di modifiche nella struttura e nel funzionamento dei mercati finanziari, nelle politiche della ricerca…

Il dibattito corrente sul governo Monti mostra due punti deboli. Il primo è l’idea che per abbassare rapidamente gli spread e riportare la calma sui mercati basti sostituire l’attuale capo del governo con una personalità stimata e autorevole che avvii le riforme. Purtroppo il processo di ricostruzione della fiducia è qualcosa di ben più lungo, che ha bisogno del supporto esterno di un impegno credibile dell’Europa. Il secondo punto debole, collegato al primo, consiste nella sottovalutazione delle difficoltà…

Dopo la vittoria del No al referendum del 4 dicembre, l’attacco finanziario all’economia italiana, in corso da tempo, ha conosciuto...