La piazza democratica non è di sinistra o non è più solo di sinistra, ed è bene che sia così. La piazza è di chi si mobilita. E la destra sabato, non c’è dubbio, ha dimostrato una rilevante capacità di mobilitazione. Non è una novità: c’erano già state manifestazioni del centrodestra, pienamente riuscite, durante i governi dell’Ulivo. E prima ancora – lo diciamo senza voler sottintendere nessun improprio accostamento, sia chiaro – il nostro paese ha conosciuto Piazza Venezia e prima ancora le cosiddette “radiose giornate di maggio”, quando la piazza nazionalista riuscì a costringere il governo di allora nel grande carnaio della Prima guerra mondiale…
Fra i grandi interrogativi irrisolti che affliggono la nostra vita, ce n’è uno che ultimamente torna sempre più spesso. Può...
A volerne parlare ancora, la scelta di quei politici che, come Walter Veltroni, tendono a costruire la propria immagine intorno alla proclamazione multiforme di valori ed emozioni edificanti, può essere analizzata anche oltre le disfide per comandare oggi i Ds del Lazio e, domani (semmai) il Partito democratico. Perché questa analisi può portare a comprendere meglio certe evoluzioni della politica europea degli ultimi lustri. Potrebbe sembrare che il ricorso a una politica fortemente valoriale sia solo un espediente emozionale per creare coalizioni e alleanze in società sempre più “liquide” e poco coese…
La battuta più spiritosa, come spesso gli accade, l’ha avuta Giulio Tremonti: mentre la sinistra va a Sesto San Giovanni...
Cara Left Wing – Alla domanda di Fabio Fazio su quante ore al giorno passa pensando al Partito democratico, Massimo...
Il libro di Giovanni Lindo Ferretti, “Reduce”, è un libro di viaggi. Ce ne sono di ben scritti, con immagini...
Ségolène Royal in Francia e David Cameron in Gran Bretagna sono in testa a tutti i sondaggi. I grandi giornali...
A Repubblica lo sciopero della firma prosegue compatto. Anche domenica scorsa, infatti, tutti gli articoli sono usciti anonimi. Con l’unica...
Il confronto tra avversari politici in Italia è spesso esageratamente violento. Quando i rappresentanti di maggioranza e opposizione smetteranno di...
Il mondo della storiografia, da un po’ di tempo a questa parte, è dominato dalla logica dello “svelamento del segreto”....
Quattro a uno. Juventus quattro, Lecce uno. Questo articolo potrebbe anche concludersi qui, ché quello che c’era da dire se...
Mi sono fatto l’idea che una piccola cosa come il congresso dei Ds del Lazio abbia rappresentato lo scontro fra due modi di fare politica. E quindi anche di concepire il Partito democratico. Da una parte c’è chi attribuisce valore alle storie politiche che tentano di confluire nel Pd, tentando di portarci il modo in cui queste storie si sono organizzate nella società. Per costoro non è un problema, peraltro, fare congressi ds e poi anche dedicarsi, all’esterno, al movimento dei cittadini che vogliono entrare nel Partito democratico…