Se il Medio Oriente è in subbuglio, e lo è davvero, questo accade perché sta ridefinendo la propria identità. Del resto, non poteva essere altrimenti, sotto la spinta di una guerra come quella irachena, l’ascesa degli sciiti e la conseguente forza anche elettorale acquisita dall’Islam politico radicale. E nel Medio Oriente definire le identità significa insieme definire i confini. Non solo quelli tra gli stati e tra le etnie…
Analisi e commenti
I gruppi unitari dell’Ulivo di Camera e Senato, promessi durante tutta la campagna elettorale, sono stati dunque creati. E’ un fatto rilevante per la politica italiana, a cui però forse non si sta rivolgendo la dovuta attenzione e su cui gli stessi partiti che li hanno costituiti, i Ds e la Margherita, non hanno sviluppato una riflessione…
Il No francese al referendum sulla Costituzione europea avrà profonde ripercussioni su tutta la politica mondiale. Come annota Giuliano Amato…
La lettera enciclica Deus caritas est ha una breve introduzione ed è divisa in due parti: la prima, spiega il Pontefice, ha un’indole più speculativa: in essa si precisano “alcuni dati essenziali sull’amore che Dio, in modo misterioso e gratuito…
Prima la politica, poi le banche, ora il calcio. L’Italia non è un paese spaccato in due, come una mela. L’Italia è un paese in via di spappolamento, come una mela cotta. A venire meno – o come minimo a mostrare crepe profonde, sotto i colpi degli scandali ricorrenti – sono le sue strutture portanti: prima un’intera classe dirigente, con l’assetto politico che l’aveva generata; poi le basi del suo sistema economico e finanziario, le banche; ora il principale fenomeno sociale di massa, il calcio, con tutto il suo peso economico, culturale e politico…
L’Iran e i suoi tremila anni di storia non sono mai stati facilmente comprensibili per il resto del mondo. I greci e i romani lo hanno a lungo combattuto, raramente hanno tentato di dialogarci. Per questo non stupisce l’odierna incomprensione sul vero significato degli ultimi atteggiamenti verso il mondo esterno adottati dal nuovo presidente Ahmadinejad, peraltro anche lui un oggetto misterioso. L’incomprensione è antica e culturalmente ben radicata. E il fatto che sul tavolo ci sia soprattutto la questione nucleare…
Il libro-intervista di Roberto Colaninno con Rinaldo Gianola non poteva uscire in un momento migliore. Primo tempo (Rizzoli) è la storia di un imprenditore partito da una piccola azienda, passato poi dalla Sogefi all’Olivetti e di qui ripartito per la “madre di tutte scalate”, quella alla Telecom. Un colosso che avrebbe conquistato, gestito per pochi anni e infine abbandonato tra molte amarezze, per ricominciare ancora una volta da capo con la Piaggio, che proprio ora si appresta al debutto in Borsa…
Marco Damilano, nel suo “Il partito di Dio” (Einaudi 2006) compie una ricognizione della situazione attuale della Chiesa italiana attingendo ai canoni dell’analisi politica. Il libro è infatti un reportage giornalistico di fine mestiere sulla “nuova galassia dei cattolici italiani”. In realtà la crosta sottile del confezionamento professionale fa trapelare di frequente l’appassionata militanza dell’autore, dalla parte dei cattolici democratici, nella lunga battaglia politica che ha attraversato tre decenni di vita della Chiesa italiana…
Ripubblichiamo qui l’intervista rilasciata da Diego Della Valle ad Alberto Statera, uscita su Repubblica del 9 agosto 2005, nel pieno delle polemiche sulle scalate ad Antonveneta, Banca nazionale del lavoro e Rizzoli-Corriere della sera (il titolo originale era: “Il patto del Corriere è saldo, su Bankitalia parli Ciampi”)
L’editoriale di Giorgio Ferrari su Avvenire del 4 Gennaio merita una risposta. Il giornale della Chiesa italiana sostiene che la telefonata fra Piero Fassino e Giovanni Consorte “rivela senza mediazioni come il segretario del maggior partito di opposizione abbia necessità, per sentirsi protetto, di poter disporre di una banca”. Quindi si domanda come sia possibile che oggi “non ci si senta a proprio agio nel nido della politica senza il senso di sicurezza che deriva dall’avere una banca alle proprie spalle”...
«Ognuno corre e corre per vincere», ha detto Marco Follini nell’intervista a Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera in cui rilancia la Grande coalizione dopo le elezioni, e sembra di sentire un sospiro di vago disgusto dietro le lenti. Già, che orrore partecipare alle elezioni per vincere. E che schifo giocare nel
campionato di serie A per arrivare primi, non si potrebbe pensare a una classifica bloccata? Che brutta cosa il conflitto, la competizione, l’alternanza degli schieramenti, la democrazia…
Pubblichiamo qui l’intervento di Piero Fassino al Comitato centrale del Partito comunista italiano (Roma, 20-24 novembre 1989), nell’ambito del dibattito suscitato dalla proposta del segretario Achille Occhetto di dar vita a un nuovo partito della sinistra.