Quale che sia l’esito del voto, nessuno può dubitare che dalle urne Ds e Forza Italia saranno confermati come primo e secondo partito del paese (verosimilmente in quest’ordine). Sono di gran lunga le maggiori forze politiche delle rispettive coalizioni e da oltre un decennio di quelle coalizioni determinano identità e fisionomia. Ma se molto si è discusso sui giornali delle difficoltà dei due poli e delle leadership di Silvio Berlusconi e Romano Prodi, assai minore attenzione è stata invece dedicata alla profonda crisi strategica in cui sembrano versare Forza Italia e Ds…
Il traffico iraniano fa rimpiangere le scene più raccapriccianti della Salerno – Reggio Calabria. Nelle grandi autostrade di scorrimento a doppia carreggiata è possibile vedere di tutto: automobili che corrono contromano in corsia di emergenza…
A volerne parlare ancora, la scelta di quei politici che, come Walter Veltroni, tendono a costruire la propria immagine intorno alla proclamazione multiforme di valori ed emozioni edificanti, può essere analizzata anche oltre le disfide per comandare oggi i Ds del Lazio e, domani (semmai) il Partito democratico. Perché questa analisi può portare a comprendere meglio certe evoluzioni della politica europea degli ultimi lustri. Potrebbe sembrare che il ricorso a una politica fortemente valoriale sia solo un espediente emozionale per creare coalizioni e alleanze in società sempre più “liquide” e poco coese…
Il rapporto tra politica e filosofia si mostra nell’accusa che generalmente viene mossa a entrambe dal cosiddetto senso comune, e dai suoi più o meno ingenui – spesso furbissimi – rappresentanti. Si mostra, intendiamo, nell’opinione diffusa che la politica, così come la filosofia, consista essenzialmente in chiacchiere inconcludenti. Fumisterie intellettualistiche nella migliore delle ipotesi, specchietti per le allodole nella peggiore. Già Benedetto Croce parlava con disprezzo della “credenza che le filosofie siano simili a invenzioni ingegnose e cervellotiche, o a fantasticherie…
E’ opinione universalmente condivisa, ampiamente nota e oggetto di pubblico dibattito, che dopo l’attentato di Londra, il prossimo toccherà a noi. E che questo avverrà tra febbraio e marzo dell’anno prossimo, nel pieno della campagna elettorale. Si tratterebbe evidentemente dello stesso schema utilizzato a Madrid, quando i terroristi colpirono a pochi giorni dal voto, avvelenando il confronto democratico spagnolo ben oltre i pochi giorni di campagna elettorale rimasti. Il ritrovamento di alcuni appunti appartenenti…
Prosegue, la personalissima e personalistica battaglia per il Partito democratico del nostro sindaco-romanziere, Walter Veltroni. Lo abbiamo ascoltato al congresso dei Ds romani evidenziare al meglio l’impianto della propria visione politica. E siamo ancora più convinti di quanto sostenuto nel recente passato: il signor sindaco è un lussureggiante dispensatore di suggestioni, ha imparato molto dai cinematografari più scaltriti di cui è promotore, di quelli che troveranno sempre un altrettanto scaltrito produttore…
“Non sussiste l’esimente del diritto di critica allorché un magistrato venga accusato di svolgere indagini politiche, in quanto siffatta espressione, evocando l’intenzione di favorire una determinata forza politica a scapito di un’altra, assume una portata offensiva, risolvendosi in un attacco alla sfera morale della persona”. Non può la critica spingersi sino a sostenere “l’asservimento della funzione giudiziaria a interessi personali, partitici, politici, ideologici”. Non importa qui la fattispecie concreta, ovvero se le parole effettivamente usate da Vittorio Sgarbi nei confronti del pool antimafia guidato al tempo da Giancarlo Caselli esorbitassero o meno dalla critica per sfociare in denigrazione, come asserito dall’avvocato Guido Calvi…
Il ritiro di Israele da Gaza rappresenta per palestinesi e israeliani quello che in Italia è stato per l’Unione l’approvazione della riforma elettorale avanzata da Berlusconi: un evento che marca un deciso cambio di fase politica, almeno dal punto di vista tattico. E dunque costringe, volenti o nolenti, a rivedere strategie e disegni. Ciò è particolarmente vero per Hamas, che a Gaza ha la sua base militante e di consenso più consistente. Il ritiro dei coloni e delle truppe israeliane schierate a loro difesa non si è rivelato…
L’ottima affermazione di Hamas alle elezioni amministrative palestinesi di giovedì scorso – nelle città della Cisgiordania di Jenin, Nablus, El-Bireh – ha suscitato una grande eco e preoccupazione sulla stampa europea e statunitense, e una domanda: Hamas (acronimo per Harakat Al-Muqauuama Al-Islamiya, cioè “Movimento di Resistenza Islamica”) è destinato a conseguire una storica vittoria nelle prossime e cruciali elezioni politiche palestinesi del 25 gennaio 2006?
Con il rinvio delle misure antiterrorismo e la penosa giustificazione addotta dal presidente del Consiglio, secondo il quale ora “il pericolo del terrorismo non è imminente”, si chiude definitivamente ogni dibattito sulle possibilità di ripresa della Casa delle libertà. Non è immaginabile un epitaffio più significativo per un governo di centrodestra in un momento simile, mentre la Lega ha già chiaramente impostato la sua campagna…