Lerner è tornato tra gli «operai» dopo trenta anni dal libro in cui ne scrisse nel 1985 (ci pare) quando già...
L’ultima copertina dell’Espresso è emblematica di questi tempi qua. Il titolo è “Sesto potere” e nel catenaccio ci si chiede se il web sia democratico oppure un nuovo Grande Fratello. L’immagine è un puzzle di faccioni di Grillo, che parla, che gesticola, che fissa pensoso un punto lontano dai monitor di tanti pc. Giorni fa, poco dopo che il V-Day aveva portato in piazza migliaia di persone, si è aperto – per l’ennesima volta – il dibattito sui blog.
Dallo tsunami di notizie che sommerge i giornali e la rete sulle sorti di Roma è totalmente assente il tema...
La televisione italiana ha cominciato a trasmettere nel 1954, ma è stata fondata, per come in gran parte la conosciamo,...
Da almeno vent’anni è in corso in Italia e in Europa un acceso dibattito sul diritto d’autore, che ritorna di...
Da qualche giorno, a dar retta ai titoloni, in politica ci si lamenta dei media e nei media ci si...
Il venerdì sera dalle 21.30 alle 22.50 vanno in onda l’uno contro l’altro Fratelli di Crozza sul Nove e Propaganda...
Discutere seriamente della tutela di Pompei è sempre più difficile. Il problema non si risolve invocando l’eccezionalità del sito e...
“Yes, I can” è un pensiero che, prima o poi, attraversa la mente di ogni ciclista. Che si tratti di...
Ieri sera, ci siamo visti una buona metà del confronto fra Le Pen e Macron e ne abbiamo tratto due...
Nel libro di Vito Mancuso, “L’anima e il suo destino”, si leggono, a proposito della resurrezione di Gesù, domande come queste: “Com’è possibile che tutta l’immensa vicenda umana dipenda da un singolo evento? Ma Dio, il Padre di tutti gli uomini, non avrebbe potuto trovare qualcosa di più chiaro e di più sicuro per aiutare i suoi figli […]? E soprattutto, non avrebbe potuto trovarlo prima, visto che la resurrezione è avvenuta solo duemila anni fa?”…
La prendo alla lontana. Nel settembre del 1966, sui Quaderni piacentini, Sebastiano Timpanaro propose questo bell’esempietto: “La posizione del marxista odierno, a volte, sembra simile a quella di chi, standosene al primo piano di una casa, dicesse rivolto all’inquilino del secondo piano: «Lei crede di essere autonomo, di reggersi da solo? Si sbaglia! Il Suo si regge solo perché poggia sul mio, e se crolla il mio, crolla anche il Suo…»