A rendere politicamente insostenibile la posizione di Silvio Berlusconi, questo strano campione della moral majority nostrana, non sono gli spettacolini che fino a ieri si svolgevano nel chiuso delle sue ville, ma lo spettacolo che è oggi davanti a ciascuno di noi: un’interminabile sfilata di prostitute di alto e bassissimo bordo, aspiranti favorite, inconsolabili innamorate che a turno intrattengono l’opinione pubblica mondiale sulle private abitudini del capo del governo italiano…

L’Italia degli anni dieci di questo secolo assomiglia per certi versi all’America degli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso, in cui gli ebrei americani si ponevano, di fronte a qualsiasi notizia, la rituale domanda: “Is it good for the Jews?” (“è una buona cosa per gli ebrei?”). La versione italiana – una specie di “ma questo va bene per i cattolici?” – è diversa: i cattolici di oggi sono una ex maggioranza, mentre gli ebrei americani di allora erano una minoranza ancora soggetta a discriminazione…

Quando scrive un filosofo non hai scampo: finisci catturato nelle spire del suo ragionamento. Il filosofo è stringente, il filosofo è rigoroso, il filosofo è coerente: a lui non la si fa. Per giunta, è sempre in cerca del bene e del vero, per cui diciamolo: fortunato quel paese nel cui spazio pubblico risuona chiara e forte la voce del filosofo, maestro di color che sanno. E fortunata l’Italia, che da qualche tempo un filosofo di questa fatta ce l’ha. Si chiama Roberta De Monticelli, leggetela. Nella sua bibliografia…